Villa Bagatti Valsecchi -Varedo (Mb)

Da Sabato 28 maggio a Domenica 3 luglio 2016 la Fondazione La Versiera 1718 presenta:

PIANETA DONNA
Ovunque nel mondo tra immagini e intima essenza

INTRODUZIONE

La Fondazione La Versiera 1718 è un ente privato a partecipazione pubblica, senza fini di lucro, volta alla conservazione, restauro e valorizzazione della Villa Bagatti Valsecchi, a Varedo.

La sua strategia è il reperimento delle risorse attraverso l’utilizzo della villa come sede di esposizioni di arte ed eventi culturali.
Villa Bagatti Valsecchi in questa prospettiva è intesa come strumento educativo e spazio pubblico a disposizione della cultura nazionale e internazionale.
L’utilizzo dei locali e del parco, di grande valore storico, come luogo di esibizione di opere d’arte contemporanea al fine di stimolare il visitatore alla conoscenza del nostro immenso patrimonio culturale.

La prima importante iniziativa del 2016 promossa dalla Fondazione e volta alla raccolta fondi per i restauri della villa, vuole continuare a mantenere vivo l’interesse internazionale per l’Italia creato da Expo, di cui Villa Bagatti Valsecchi è stata elemento collaterale e unico padiglione lombardo dedicato all’arte contemporanea.

Da questa scelta di continuità nasce l’evento Pianeta Donna, un evento dedicato alla fotografia contemporanea nel quale le protagoniste assolute sono le donne, immortalate nel tempo, nello spazio e nelle diverse attività di cui si occupano sempre e da sempre.
Fabrizio Delmati è l’autore di tutte le immagini.


LA MOSTRA
“Essere donna non è un dato naturale, ma il risultato di una storia. Non c’è un destino biologico e psicologico che definisce la donna in quanto tale.
Tale destino è la conseguenza della storia della civiltà e, per ogni donna, la storia della sua vita”. (Simone de Beauvoir)

Villa Bagatti Valsecchi e Pianeta Donna poiché questo progetto intende portare la contemporaneità delle fotografie di un fotografo di fama internazionale all’interno delle mura di un’antica dimora nobiliare italiana, dimora nella quale sicuramente vivevano e svolgevano le loro attività quitidiane donne privilegiate, sollevate dai compiti della preparazione dei cibi, dell’accudimento di animali, del lavoro manuale, ma anche donne del popolo, che invece di queste attività si facevano carico per sè e per quelle donne che erano libere di svolgere le loro attività magari più intelletuali, se non scientifiche e di ricerca.

Allo stesso modo Pianeta Donna , in una serie di viaggi che vanno dagli U.S.A. al Giappone, dall’Italia all’Hindukush, ritrae donne afghane in sella ad animali da soma, donne impegnate nelle attività di reperimento dell’acqua, del cibo, ma anche donne che di cultura, di arte e di scienza si sono occupate.

Ed ecco le atlete delle Olimpiadi del 1984 accanto alle donne africane vestite di colori vivacissimi sullo sfondo di un Oceano immenso e vibrante; Rita Levi Montalcini accanto a una Mina cantante; grandi sportive italiane come Sara Simeoni, Paola Pezzo, Deborah Compagnoni e Valentina Vezzali accanto a donne in tradizionali abiti giapponesi.
Unica eccezione, un uomo considerato dai più un grandissimo della storia: papa Giovanni Paolo II.

L’espressione creativa di un grande fotografo, Fabrizio Delmati, che ci permette di viaggiare con la mente, per “allontanarsi dalla routine, da quella terribile routine che uccide tutta l’immaginazione e tutta la capacità di provare entusiasmo” , che invita a perdersi con la fantasia e l’immaginazione in mondi tanto distanti fra loro accomunati da un fil rouge che percorre l’intera mostra: l’essenza della femminilità contemporanea.